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Apprendimento collaborativo vs Junior Master Chef e competizione

bimbi ai fornelli

Domenica, ora di pranzo. Unico momento in cui ho tempo e la tv tra una chiacchiera e l'altra dei commensali è distrattamente accesa. Ad un certo punto la mia attenzione è carpita da un programma, la tv è accesa su cielo un canale che in linea di massima mi piace, e vedo dei bimbi decis...

bima intenta nel lavoro creativo in cucina
bimbi ai fornelli

Domenica, ora di pranzo. Unico momento in cui ho tempo e la tv tra una chiacchiera e l’altra dei commensali è distrattamente accesa.

Ad un certo punto la mia attenzione è carpita da un programma, la tv è accesa su cielo un canale che in linea di massima mi piace, e vedo dei bimbi decisamente competenti in materia che si sfidano ai fornelli.

Ok, soprassediamo sulla sigla e sul modo di vestire, decisamente da adulti, dei bambini. La mia attenzione e il mio stomaco per fortuna non ancora del tutto pieno, vibra all’idea della sfida.

SFIDA…SFIDA, bambini e sfida SfIdA…SFIDA???? Ma stiamo impazzendo???

Ci penso un po’ su, faccio qualche piccola ricerca e mi rendo conto che Master chef junior non è l’unico programma in cui bambini e bambine con fare da adulti spocchiosi si sfidano in duelli all’ultimo sangue, senza esclusione di colpi e denigrandosi l’un l’altro per destabilizzare il benessere psicologico e la capacità di tolleranza allo stress degli avversari sotto tensione per finire bene e in tempo le preparazioni.

Che tristezza! Esperienza clinica di anni e anni e ricerche scientifiche di tutto rispetto dimostrano che in realtà la sana competizione NON ESISTE. Per essere più precisi, esiste pure, ma è molto meno duratura ed efficace della vittoria raggiunta in collaborazione. stiamo parlando del classico gioco di squadra, quello che tutti gli sportivi, agonisti e non, quello spirito, come lo chiamano in molti, che anima le competizioni contro un altro gruppo e porta lo sforzo comune verso l’obiettivo: la vittoria.

Se siete insegnanti o mamme e zie di più di un bambino, provate a fargli finire i compiti non premiando i più veloce o quello che fa meno errori, ma premiandoli quando si dividono il carico dovuto alla complessità di una prova e arrivano insieme soddisfatti al risultato corretto. Oppure, provate a creare se siete animatori o responsabili di un gruppo in ludoteca a coinvolgerli in giochi collaborativi. Si divertiranno molto di più e il lavoro, fissando semplici e chiare regole, sarà leggero anche per te. 😉 Non sei convinta? Non ci credi? Ok, allora provaci almeno e poi torna qui e lascia un commento per dirmi che on ha funzionato, io sono sicura delle mie parole e mi fido della validità degli studi degli esperti che ho passato in rassegna 🙂